Guardare l'orizzonte oltre la pandemia
Eccoci giunti a settembre, un mese sempre ricco di fermento, nel quale ricominciano le scuole, scegliamo le attività da fare, ci iscriviamo in palestra, organizziamo la nostra agenda e quella dei figli... insomma ripartiamo per un nuovo anno pieno d'impegni.
Questo è quanto accaduto fino ad oggi, la pandemia ha infatti stravolto le nostre esistenze e anche questo settembre non è sgombro da novità... I genitori sono in attesa di sapere come si organizzeranno le scuole, la scelta di altre eventuali attività risulta quindi vincolata e difficile. Per chi non ha figli definire l'iscrizione in palestra o ad altre attività, deve fare i conti con un offerta profondamente diversa, con i vincoli e le restrizioni necessarie per contenere la pandemia. Anche organizzare una pizza insieme agli amici, necessita di un nuovo sguardo. Il timore di un nuovo lock down incombe, le informazioni dei media sono spesso ambigue e generano un continuo stato d'ansia, a questo si aggiunge una crisi economica articolata e complessa. Il quadro è senza dubbio faticoso e il desiderio di progettare sembra essere venuto meno.
Progettare diventa però fondamentale, ci aiuta ad attenuare l'ansia, a gestire la paura, a sentirci attivi in una situazione che ci ha immobilizzato, diventando linfa per affrontare un futuro incerto, ma non necessariamente spaventante. Rimetterci in azione ci offrirà la possibilità di muverci con maggiore agilità anche nei momenti nei quali le cose dovessero diventare faticose, ma ci permettarà anche di fluire con ottimismo nelle possibilità che si presenteranno.
Ecco quindi alcuni consigli:
Rimettetevi in gioco: iniziate a progettare nella sfera del possibile.
Informatevi sulle restrizioni, rimanete sul dato oggettivo, così saprete quali sono le reali limitazioni e potrete muovervi di conseguenza.
Osservate le eventuali segni di fatica: stress, ansia, fatica a dormire, tono dell'umore deflesso, difficoltà nell'alimentazione, attacchi di panico, eccessivo timore di entrare in relazione con gli altri, possono essere espressione di un malessere per il quale è bene chiedere aiuto a professionisti della relazione di aiuto.
Fate delle cose che vi rendono felici, e se vi accorgete che state rimurginando sulle difficoltà attivatevi subito, telefonate ad un amico, uscite a fare una passeggiata, danzate, disegnate, guardate un bel film in tv.
Vedrete che pian piano ripristinerete una buona qualità di vita.
Per altri suggerimenti, per un colloquio personale, per sapere come le mie competenze possono sostenervi contattatemi al 335/7071838.